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Giustizia per i risparmiatori: la Banca di Pisa e Fornacette condannata per le azioni invendibili

Giustizia per i risparmiatori: la Banca di Pisa e Fornacette condannata per le azioni invendibili

Con decisione del 20 febbraio 2025 l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) ha dichiarato la Banca di Pisa e Fornacette tenuta a risarcire due nostri clienti che avevano acquistato azioni illiquide senza essere adeguatamente informati sui rischi e sulla natura di tali investimenti.

I fatti

Tra il 2017 e il 2019, due risparmiatori avevano acquistato azioni emesse dalla Banca di Pisa e Fornacette per un valore complessivo poco inferiore ad euro 10.000. Tali azioni però si sono ben presto rivelate inalienabili, causando così un danno economico significativo ai nostri rappresentati.

Dopo aver presentato – inutilmente – reclamo alla Banca di Pisa e Fornacette, evidenziando come non fossero state fornite a tali risparmiatori informazioni chiare sui rischi e sull’illiquidità dei titoli, violando gli obblighi di informazione previsti dal Testo Unico della Finanza (TUF) e dai regolamenti intermediari, così come la mancata valutazione di adeguatezza degli investimenti, si sono visti costretti – con la nostra tutela – a rivolgersi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF).

La decisione dell’ACF

L’ACF ha respinto le argomentazioni della Banca di Pisa e Fornacette – che aveva sostenuto che gli acquisti erano stati effettuati con una chiara volontà partecipativa alla compagine sociale, escludendo intenti speculativi, che i clienti avevano profili di investitore “Medio-Alti” e che non vi era stata carenza di informazioni sulla liquidità dei titoli – sottolineando che l’Istituto di Credito era tenuto ed obbligato a rispettare gli obblighi di informazione e valutazione di adeguatezza, indipendentemente dalle motivazioni degli investitori e che in effetti la Banca di Pisa e Fornacette non avesse fornito prova di aver adempiuto a tali obblighi.

Implicazioni e tutela dei risparmiatori

Questa decisione rappresenta un altro tassello importante per la tutela dei risparmiatori, confermando che le Banche hanno l’obbligo di fornire informazioni chiare e complete sui prodotti finanziari offerti, specialmente quando si tratta, come nel nostro caso, di titoli illiquidi.

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