Le spese di assicurazione rientrano nel calcolo d’usura se collegate all’operazione di credito

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 8806 del 5.4.2017 ha fissato un principio estramemente importante, ovvero che: “In relazione alla ricomprensione di una spesa di assicurazione nell’ambito delle voci economiche rilevanti per il riscontro dell’eventuale usurarietà di un contratto di credito, è necessario e sufficiente che detta spesa risulti collegata all’operazione di credito. La sussistenza del collegamento, se può essere dimostrata con qualunque mezzo di prova, risulta presunta nel caso di contestualità tra la spesa e l’erogazione“.

Infatti, il Supremo Consesso se da un lato ha confermato che la spesa di assicurazione rientra fra gli esborsi rilevanti ai fini del calcolo dell’usura, ha anche – giustamente – agevolato la prova per l’utente bancario del “collegamento” con l’operazione di credito, ritenendolo presunto già per il fatto della contestualità (ad onor del vero assai frequente) fra “la spesa e l’erogazione”.

Tale statuizione era comunque già stata preceduta da una conforme attenta giurisprudenza (cfr. Tribunale Reggio Emilia, 9.7.2015; Corte d’Appello di Milano 22.8.2013 e 14.3.2014; ABF, Collegio di Coordinamento, n. 1430 del 18.2.2016; ABF, Collegio di Roma, n. 4183 del 26.7.2013).

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