Conto corrente bancario: stop al decreto ingiuntivo per 50.000 euro

Un sospiro di sollievo per il nostro cliente. 

Il Tribunale di Pisa, con provvedimento del 21 febbraio 2025, ha rigettato la richiesta di provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo di 50.000 euro, ottenuto da una società cessionaria di crediti bancari.

Il caso

Il nostro assistito aveva ricevuto la notifica di un decreto ingiuntivo per 50.000 euro derivanti da un saldo debitorio per rapporto di conto corrente bancario. La società cessionaria non ha però fornito la documentazione necessaria a dimostrare l’effettiva esistenza di tale (preteso) credito.

La nostra opposizione

Abbiamo proposto opposizione al decreto ingiuntivo, contestando, tra gli altri, vizi contrattuali e poste passive indebite. Indi, abbiamo evidenziato la mancanza degli estratti conto, fondamentali per ricostruire la storia del debito e la verifica della correttezza delle somme richieste.

La decisione del Tribunale

Il Tribunale di Pisa ha accolto le nostre argomentazioni, rigettando la richiesta di provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo. Ed infatti, il giudice ha sottolineato come la società cessionaria non avesse fornito la prova dell’esistenza del credito, non essendo sufficiente il riferimento all’invio degli estratti conto che però non ha prodotto.

Cosa significa per il nostro cliente

Il nostro cliente può ora affrontare il giudizio di opposizione con maggiore serenità, senza il timore di dover subire un pignoramento o di dover pagare somme non dovute in attesa della sentenza definitiva.

Cosa significa per gli altri debitori

Questa decisione dimostra che è possibile difendersi efficacemente dalle richieste di pagamento delle società cessionarie di crediti bancari (e non solo).

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Immagine di Freepik