Diamanti in banca: un investimento lucroso o una trappola dorata?

L’acquisto di diamanti, spesso presentato come un investimento sicuro e redditizio, è stato promosso per anni da molte Banche. Ma dietro a questa facciata scintillante si nascondono insidie e rischi che pochi conoscono.

Perché diffidare?

• Valutazione incerta: il valore di un diamante è altamente soggettivo e dipende da numerosi fattori spesso difficili da quantificare per un non esperto; le banche, pur avvalendosi di perizie, potrebbero non fornire una valutazione oggettiva e completa.
• Scarsa liquidità: a differenza di altre forme di investimento, come azioni o obbligazioni, i diamanti sono difficili da rivendere rapidamente e al prezzo di acquisto; potrebbero volerci mesi, se non anni, per trovare un acquirente disposto a pagare una cifra congrua.
• Costi nascosti: oltre al prezzo d’acquisto, vanno considerati i costi di assicurazione, custodia e perizia, che possono incidere in modo significativo sul rendimento dell’investimento.
• Mancanza di trasparenza: le informazioni fornite dalle banche sui diamanti in vendita sono spesso incomplete o fuorvianti, rendendo difficile per il cliente prendere una decisione consapevole.

Sono noti gli scandali dei diamanti venduti a prezzi gonfiati e così le responsabilità risarcitorie delle Banche italiane che li hanno collocati agli ignari risparmiatori. 

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Foto di Danielle De Angelis