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Giudizio di accertamento del saldo dare-avere promosso da parte del correntista

Giudizio di accertamento del saldo dare-avere promosso da parte del correntista

Se la Banca non deposita in giudizio gli estratti di conto corrente iniziali si parte da un saldo zero.

 

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 28819 del 30.11.2017 ritorna su un tema molto dibattuto, e statuisce la correttezza della decisione del giudice di prime cure che aveva ricondotto a zero il saldo iniziale risultante dal primo estratto conto presente in atti risalente al 1° gennaio 1987, mentre invece il rapporto era stato acceso molto prima.

Infatti, secondo la Cassazione, correttamente il giudice di primo grado non aveva ritenuto attendibile il saldo risultante dal primo estratto conto suindicato, essendo del tutto infondato l’assunto della Banca per il quale una previsione del contratto di conto corrente attribuiva efficacia di piena prova alle proprie scritture contabili. Ciò in quanto “l’efficacia di piena prova che il contratto di conto corrente attribuisce alle scritture contabili della Banca non può essere … estesa agli estratti conto, i quali non possono essere inclusi tra le scritture contabili, costituendo semplici attestazioni delle operazioni annotate in conto e dei movimenti a credito e a debito che ne derivano, la cui sottoposizione ad un’autonoma disciplina, dettata dall’art. 1832 cod. civ. e dall’art. 50 del d.lgs. 1° settembre 193, n. 385, che ne circoscrivono l’efficacia probatoria a determinate ipotesi subordinandola a specifici adempimenti, impediscono di attribuirvi la medesima valenza delle predette scritture”.

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Foto di Tima Miroshnichenko 

 

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